lunedì 2 febbraio 2015

"Bullet", Laurell K.Hamilton

Ciao.
Eccomi qui con un nuovo libro appena finito.
Questo come,  ormai,  tutti gli ultimi libri della saga di Anita Blake, mi ha strappato uno sconsolatissimo sospiro,  forse ancora più sconsolato degli ultimi perché,  cattiva Hamilton, ; il libro era partito bene,  con dei fatti,  con una trama ed io, ancora con la mente i primi sei libri della saga, mi sono illusa... e ho fatto male.
Il libro si è risolto nella solita orgia che fa sembrare "50 sfumature di grigio" un libro con dei contenuti,  con Anita che si fa le solite inutili paturnie per poi copulare con chiunque nel raggio di kilometri (donne comprese  a questo giro) , per poi ritrovarsi con nuovi e mirabolanti poteri.
Seriamente,  non se ne può più, è sempre la stessa solfa, l'unica cosa che cambia,  negli ultimi libri,  è solo il nome di chi Anita aggiunge al suo letto.
Questa cosa mi fa proprio arrabbiare, la trovo una cattiveria delldell'autrice nei confronti della sua eroina che, ricordiamolo,  era un personaggio stupendo,  interessante e che faceva cose che lasciavano col fiato sospeso. Anita Blake era fantastica nelle sue debolezze umane quando faceva la risvegliante e collaborava con la polizia.  Purtroppo,  però,  la Hamilton ha scoperto che il sesso vende e ha rovinato tutto.
Mi sento come quando hanno iniziato a morire i personaggi che amavo di più nei libri di Martin: arrabbiata, delusa, triste.
Proseguiro' la saga, per masochismo e curiosità,  continuando a sperare nel miracolo (sparisse Micha nel tritacarte,  già il tutto si farebbe più accettabile, lo seguisse Nathaniel potrei addirittura parlare di accettabilita') anche se so bene la fine che fa chi vive sperando...